Tra chi prevede per la FED tre rialzi e chi ne ipotizza addirittura sei, l’unica cosa certa è che il 2022 sarà un anno molto dinamico per i tassi di interesse. Per chi investe in obbligazioni, magari utilizzando gli Etf, una strategia interessante può essere la cosiddetta bond laddering. Vediamo di cosa si tratta.
In una recente intervista David Solomon, CEO di Goldman Sachs, ha suggerito di aggiungere tra gli asset in portafoglio anche il private equity ed il private debt, una mossa tesa ad aumentare la diversificazione degli investimenti. Ma è una strategia replicabile anche dal piccolo risparmiatore. In altre parole, può essere utile aggiungere un investimento in ETF indicizzati al mondo del…Continua →
Come si comporta un ETF obbligazionario di fronte d un rialzo dei tassi di interesse? E come poter sfruttare le strette monetarie nel nostro portafoglio? Proviamo a dare qualche risposta.
Quando si valuta un investimento o uno strumento finanziario, e lo si analizza sotto il punto di vista della performance, spesso si sottovaluta una caratteristica di quest’ultima: la persistenza.
Rischio e rendimento sono due elementi che non andrebbero mai separati. Il primo aiuta a capire il secondo e viceversa. Proprio per questo motivo si dovrebbe sempre privilegiare l’utilizzo di indicatori che li contemplino entrambe nel valutare un investimento o uno strumento finanziario. Oggi vi parliamo dello Sterling Ratio.
Quanto incidono i costi di gestione su un piano di investimento? E se un risparmiatore decide di fare da solo, avendone le capacità, può migliorare il proprio rendimento? Sono domande alle quali ha provato a dare una risposta uno studio condotto negli USA dal professor Derek Horstmeyer della George Mason University.
Come fare a sapere se nel tempo una strategia di investimento rispetta le attese iniziali di rendimento e di volatilità? I coni di Ibbotson ci vengono in aiuto, vediamo – in parole semplici – a cosa servono e come li utilizziamo nei nostri report sulle strategie etf.
Quando vogliamo valutare la liquidità di uno strumento finanziario la prima idea che ci viene in mente è quella di andare a verificarne la quantità scambiata sul mercato. Se uno strumento ha un alto volume di negoziazione significa che posso venderlo od acquistarlo con relativa facilità. Non farò sostanzialmente fatica a trovare una controparte. Vale anche per l’ETF? La risposta…Continua →
Il metodo multifattoriale sta rapidamente conquistando gli investitori. Un approccio all’investimento basato su diversificazione e selezione che statisticamente sta portando buoni risultati. Anche sull’obbligazionario si può investire con il metodo multifattoriale?
Quando si parla di asset allocation ci si riferisce a tutto ciò che riguarda il modo nel quale vengono distribuiti i fondi disponibili tra le varie tipologie di attività finanziaria. Per mettere in pratica una asset allocation si possono seguire due approcci principali (da cui ne discendono molti altri): top-down e bottom-up
L’avvento degli smart beta ha incentivato gli investitori nel selezionare strumenti creati con criteri fattoriali. L’investimento in ETFs con l’approccio multifattoriale è lo step successivo e, dati statistici alla mano, sembra offrire buone opportunità.
Valutare uno strumento finanziario è un’operazione che va fatta prendendo in considerazione diversi fattori. Abbiamo visto come sia importante considerare l’architettura dello strumento, i suoi costi, la sua liquidità e, non ultimo, il suo profilo di rischio.