Cosa sono gli ETF

ETF è l’acronimo dell’espressione inglese Exchange Traded Funds che potremmo tradurre in italiano con Fondi Trattati in Borsa. Possiamo quindi partire col dire che gli ETF sono dei fondi d’investimento aperti negoziati in borsa.

Lo scopo di questi fondi è quello di replicare un particolare indice di mercato (ad esempio un indice azionario come lo S&P Mib, il principale indice azionario della borsa di Milano).  In altre parole gli etf sono fondi d’investimento aperti che rappresenta un paniere di titoli (od altro sottostante) che mira a rispecchiare il rendimento di un particolare indice di mercato.

Gli ETF, come dichiara il nome stesso, sono quotati in borsa e si possono comprare e vendere come qualunque azione.

Questa prima sintetica definizione ci consente già di delineare alcuni aspetti peculiari degli ETF:

  • in quanto fondi assumono tutte le caratteristiche peculiari degli OICR (fondi comuni d’investimento e Sicav). Questo significa, tra le altre cose, che sono assoggettati alle medesime normative (in particolare la UCITS della Comunità Europea) e che il patrimonio collocato è separato da quello della società di gestione del risparmio da cui sono stati istituiti.
  • a differenza degli OICR sono negoziabili in borsa ed in modalità intraday (acquistati e venduti più volte al giorno)
  • essendo dei “replicanti” attuano quella che in termini finanziari si definisce una gestione passiva dell’investimento

Approfondiremo questi aspetti nelle altre sezioni della nostra guida.

Gli ETF nascono negli Stati Uniti e la prima quotazione risale al 1993, in Italia sono sbarcati nella seconda metà del 2002. Il successo di questi prodotti finanziari è stato repentino con un vertiginoso aumento sia del numero di prodotti sia del patrimonio raccolto.

A favorire questo successo l’alta accessibilità del prodotto ed i bassi costi di gestione.