Quotazione, prezzo e NAV di un ETF

Gli ETF vivono su due elementi fondamentali: lo scambio in borsa delle loro quote ed il valore del portafoglio sottostante. Su questi elementi possiamo valutare e spiegare concetti come la quotazione, il prezzo ed il NAV di un ETF.

Il collocamento e la quotazione di un ETF

Il collocamento è, sostanzialmente, lo “sbarco” in Borsa di questo prodotto e l’inizio delle negoziazioni ne fa partire la sua quotazione. L’ETF, a differenza dei fondi comuni d’investimento tradizionali, non viene sottoscritto e riscattato direttamente dall’investitore finale. Le quote di ETF sono sottoscritte esclusivamente dai cosiddetti Partecipanti Autorizzati, queste quote vengono successivamente scambiate nei mercati regolamentati, in specifici segmenti.  La sottoscrizione delle quote da parte dei Partecipanti Autorizzati avviene, nella maggior parte dei casi, con il conferimento in natura di un paniere di titoli che rispecchia la composizione dell’indice di riferimento dell’ETF.

In parole semplici esiste un mercato primario dove operatori specializzati (i Partecipanti Autorizzati) entrano od escono da un ETF conferendo o riscattando panieri di strumenti finanziari (azioni, obbligazioni…). Esiste poi un mercato secondario dove le quote sottoscritte dai Partecipanti Autorizzati vengono acquistate e vendute, in tempo reale, da qualsiasi investitore.

Questo “doppio binario” porta con sè una conseguenza facilmente intuibile: la dinamica della domanda e dell’offerta di quote è diversa da quella dei titoli posseduti dal fondo. Questo può generare una differenza tra il valore della quota di ETF ed il valore “reale” del portafoglio sottostante all’ETF.

Per ridurre al minimo questo scarto la regolamentazione di mercato di questi prodotti finanziari prevede la presenza di uno specialist che si assuma la responsabilità di offrire costantemente offerte in acquisto e in vendita di quote dell’ETF. Assieme ad altri liquidity providers, lo specialist garantisce una liquidità minima all’ETF e tiene sotto controllo lo spread tra prezzo denaro e prezzo lettera.

Prezzo e NAV di un ETF

A questo punto è necessario introdurre altri due concetti importanti: prezzo e NAV.

Il prezzo di un ETF è il prezzo di mercato di una quota determinato dalla domanda e dall’offerta presenti nel book del prodotto.

Il NAV è invece il valore totale delle attività di un ETF meno il valore totale delle passività dello stesso. In pratica il NAV di un ETF è il valore del suo portafoglio di strumenti finanziari al netto di commissioni ed altre passività legate al portafoglio ed alla sua gestione.

Il NAV è calcolato su base giornaliera. La negoziazione intraday degli ETF ha reso necessario l’introduzione di uno strumento che permetta di tenere sotto controllo l’andamento del valore reale di portafoglio durante l’orario di contrattazione. iNAV, rilasciato ogni 15 secondi, ha proprio questo scopo e permette ai Market Makers di mantenere i prezzi degli ETF il più possibile allineati al loro NAV.

Tuttavia una piccola differenza tra NAV e prezzo dell’ETF permane, per questo motivo si dice che un ETF è quotato a sconto (se il prezzo è inferiore al NAV) oppure a premio (se il prezzo è superiore al NAV). Ai Partecipanti Autorizzati è concesso di sfruttare queste differenze per conseguire un arbitraggio. Vediamolo con un esempio molto semplice:

Se il NAV di un ETf è 100 ed il prezzo di mercato di una quota è attualmente 99 un Partecipante Autorizzato può sfruttare questa differenza acquistando sul mercato secondario le quote di ETF a 99 e rivenderle sul mercato primario a 100.

Questo genere di operazioni, numerosissime durante una giornata borsistica, consentono ai PA di guardagnarci ma permettono anche di mantenere al minimo lo scarto da NAV e prezzo.

Il Book di un ETF. Lo spread ask/bid

Per effetto dello spread tra prezzo lettera e prezzo denaro (spread ask/bid) ci si attenderà in generale di acquistare a premio e vendere a sconto. L’investitore finale, non potendo intervenire su premi e sconti del prezzo dell’ETF deve perciò  sopportare un costo di transazione dovuto proprio dalla differenza tra prezzo denaro e prezzo lettera.  Questo costo sarà:

  • più basso in presenza di ETF trattati da un numero maggiore di Market Makers
  • più basso in presenza di ETF con un volume di negoziazione elevato
  • più basso in presenza di ETF con sottostanti dal profilo rischio/rendimento basso
  • più basso in presenza di ETF con sottostante a bassa volatilità

In fase di acquisto di un ETF è quindi buona norma analizzare il book e controllare lo scostamento tra il prezzo denaro e il prezzo lettera. Più è basso lo scostamento e minore sarà il costo derivante dallo spread ask/bid