ETF vs Fondi Comuni di Investimento
ETF e Fondi comuni di investimento, seppur appartenenti alla stessa famiglia degli OICR, sono prodotti finanziari molto differenti e per certi versi possiamo dire che svolgono funzioni differenti.
Vediamo di sintetizzare le differenze principali con la doverosa premessa che non si tratta di scegliere chi è meglio e chi è peggio, ci limiteremo – alla fine del confronto – a delinearne le modalità di utilizzo in un portafoglio.
Tipo di gestione
ETF: principalmente gestione passiva (replica di un indice)
Fondo Comune: gestione passiva e gestione attiva (selezione dei titoli per ricercare un extrarendimento rispetto all’indice)
Tempi di acquisto e vendita
ETF: in qualsiasi momento durante la giornata borsistica
Fondo Comune: NAV calcolato una volta al giorno
Accessibilità
ETF: acquistabile in banca, da broker o su piattaforma di trading
Fondo Comune: gestore fondo, banca o supermercati finanziari
Prezzo
ETF: prezzo di contrattazione
Fondo Comune: NAV
Trasparenza
ETF: informazioni quotidiane sulla composizione del portafoglio sottostante
Fondo Comune: comunicazioni con scadenze mensili, trimestrali o semestrali
Liquidità
ETF: negoziato in borsa con meccanismi a sostegno della liquidità
Fondo Comune: non negoziato in borsa
Non abbiamo inserito nel confronto le commissioni. Tutto dipende dal tipo di gestione. Se il confronto viene fatto tra ETF e fondi comuni passivi le commissioni dei primi sono nettamente inferiori. Se il confronto viene fatto sulla gestione attiva è normale attendersi, nei fondi comuni, costi di commissione più alte ed anche, tutto sommato, la presenza di una commissione d’ingresso.
In linea di massima possiamo dire che il confronto regge se prendiamo in considerazione i fondi comuni passivi mentre per i fondi comuni attivi valgono altri criteri che non rientrano nell’esame proposto.