ETF e riforma fiscale negli USA. SEC prende ancora tempo sui bitcoin

Tra le notizie più interessanti degli ultimi giorni spiccano i timori dell’industria degli ETF rispetto alle proposte di riforma fiscale negli USA. Intanto la SEC rinvia ancora una volta la decisione sull’ammissione alle quotazioni del primo eft statunitense sui bitcoin.

USA, la riforma fiscale rischia di azzoppare gli etf? Negli Stati Uniti gli Etf non sono soltanto strumenti finanziari dai bassi costi di gestione, ma rappresentano anche un ottimo mezzo per ottenere dei vantaggi fiscali. Sul tema delle tasse, però, sta per irrompere la politica. La discussione ruota attorno alla proposta democratica di alzare le tasse alle classi di reddito più elevate, eliminando al contempo tutte le possibili scappatoie. Proprio questa volontà di ridurre al minimo la possibilità di scappare dalla riscossione rischia di travolgere anche milioni di investitori e piccoli risparmiatori che hanno in portafoglio Etf, colpendo un’industria da 6.8 trilioni di dollari di capitale gestito.

Matrimonio in vista tra State Street ed Invesco. In un mercato sempre più competitivo come quello degli ETF le aggregazioni potrebbero essere la risposta per rimanere profittevoli. Un possibile matrimonio potrebbe essere alle viste per due storici gestori statunitensi: Invesco e State Street. L’unione creerebbe il terzo più grande gestore di fondi passivi al mondo, dietro a BlackRock e Vanguard.

Goldman Sachs lancia la sfida a Cathy Woods. La passione per le azioni super tecnologiche investe anche Goldman Sachs. Secondo quanto riportato da Bloomberg.com il gestore statunitense starebbe per lanciare sul mercato un proprio ETF Tech. La sfida alla “creatura” di ARK non sembra però così semplice, basti pensare che un colosso come BlackRock è riuscito in un anno a raccogliere “solo” 21 miliardi di dollari con il suo BlackRock Future Tech ETF, meno della metà del fondo gestito da Woods.

SEC, ancora tempi lunghi per l’etf sui Bitcoin. Anche di fronte alle sempre più insistenti pressioni da parte dei gestori, la SEC tira dritto e continua a prendere tempo sulla possibile quotazione di un ETF sui bitcoin. La decisione sul VanEck Bitcoin, quello che dovrebbe essere il primo etf statunitense sulla criptovaluta, slitta a metà novembre. Il nuovo capo della SEC ha lasciato intravedere un possibile punto di caduta della “trattativa” tra autorità e gestori: la soluzione potrebbe essere l’utilizzo di contratti futures come sottostante al posto della criptovaluta.

Foto di Alexas Fotos