Etf active ed ESG, una fintech tutta femminile e le pressioni sulla SEC

Tra le notizie più interessanti della settimana sicuramente l’arrivo di un nuovo ETF ESG a gestione attiva, la novità tutta femminile di IClima e la lettera di Elisabeth Warren alla SEC sulle criptovalute.

Goldman Sachs ed il primo etf active ESG. Si chiama Goldman Sachs Future Planet Equity ETF ed è il primo ETF a gestione attiva del colosso statunitense Goldman Sachs. Il fondo intercetta due dei principali focus del momento da parte degli investitori: da un lato la gestione attiva e dall’altro il tema della sostenibilità (ESG). L’Etf di Goldman investirà in una selezione di aziende che integrano nei loro piani industriali argomenti come l’energia rinnovabile, l’economia circolare, l’utilizzo efficiente delle risorse naturali.

IClima, una fintech tutta femminile per un nuovo ETF. Si chiama IClima ed è stata fondata da due donne, Shaila Khan Leekha e Gabriela Herculano. Questo il profilo della società che sta dietro ai nuovi ETF Global Decarbonization Transition Leaders ETF e Distributed Renewable Energy Transition Leaders ETF. La selezione delle società che fanno parte del paniere avviene attraverso il calcolo delle quantità di emissioni dannose che le stesse riescono a tagliare – e a far tagliare – con la loro politica industriale, un approccio molto più preciso al tema delle energie rinnovabili.

Criptovalute. La politica entra a gamba tesa sulla SEC. Pressione altissima sulla SEC sul fronte delle criptovalute. Da un lato un numero sempre più elevato di richieste di quotazione di ETF con sottostante moneta digitale, dall’altro la pressione della politica, preoccupata per i rischi che un tale strumento finanziario può comportare. L’ultima puntata vede protagonista la senatrice dem Elizabeth Warren. In una lunga lettera l’ex candidata alla Casa Bianca pone 5 domande alla SEC incentrate sul funzionamento dello strumento, sulle attività di vigilanza e sulle differenze con strumenti finanziari “tradizionali”. La SEC dovrà presentare una risposta entro il 28 luglio, ma al di là di quello che dirà è chiarissimo l’alert lanciato dalla politica USA, un alert che potrebbe ritardare ancora di qualche mese l’arrivo a Wall Street del primo ETF con sottostante le criptovalute.

Foto di Rob D