Un Etf sui Junk Bond e quel presagio di fine rally sull’azionario

C’è un ETF a Wall Street che viene monitorato con attenzione dagli investitori, si tratta dello SPDR Bloomberg Barclays High Yield Bond ETF che investe sui cosiddetti “titoli obbligazionari spazzatura” caratterizzati da alti rischi di default e conseguenti alti rendimenti. Ma cosa è successo negli ultimi giorni?

Facciamo un passo indietro. Questo ETF investe in una delle attività più rischiose presenti sul mercato, i junk bond. L’andamento di questi titoli viene monitorato per valutare la propensione al rischio degli investitori in un determinato arco di tempo. L’ETFs in questione è, quindi, un ottimo strumento per valutare l’andamento del settore dei titoli spazzatura e – questa è la teoria, avvalorata da una buona serie statistica – se l’andamento è positivo significa che sul mercato la propensione ad investire in attività rischiose rimane positiva. Quindi, per riassumere, se c’è un trend positivo sui junk bond si può ipotizzare che anche il settore azionario continuerà a marciare in crescita.

Il 25 ottobre a Wall Street questa correlazione positiva tra l’ETF ed il mercato azionario ha iniziato a scricchiolare fino a creare una divergenza piuttosto netta negli ultimi giorni di contrattazione. Attualmente lo SPDR Bloomberg Barclays High Yield Bond ETF ha rintracciato sui livelli di marzo 2017 sfondando al ribasso la media mobile a 200 giorni (un tipico segnale di debolezza).  Nello stesso periodo l’S&P500 toccava nuovi massimi ma da qualche giorno anche i listini azionari hanno iniziato a chiudere al ribasso.

Ci aspetta quindi un rintracciamento dell’azionario? La correlazione indicherebbe questo ma su consistenza e tempi molto rimane da valutare. Occorre inoltre ricordare come le quotazioni degli ETF non siano sempre in linea con il reale valore del sottostante (il NAV) e quindi i segnali lanciati, in contrattazione, dall’ETF potrebbero amplificare un movimento meno corposo.