Il concetto di beta e gli ETF Smart Beta

L’evoluzione del settore degli ETFs ha portato nel corso degli ultimi anni alla creazione di nuove “famiglie” di Exchange traded funds. Una di queste ha ottenuto un ampio successo tra gli investitori, si tratta degli ormai famosi Smart Beta. Di cosa si tratta?
Partiamo dal nome ed in particolare da un concetto, quello del Beta. In finanza il beta è un coefficiente che indica la correlazione esistente tra un determinato strumento finanziario ed il suo mercato di riferimento. Facciamo un esempio concreto per capirci meglio. Se prendiamo un’azione x quotata su Borsa di Milano e scopriamo che questa ha un beta di 1,5 il suo significato sarà che questo strumento avrà un comportamento amplificante dei movimenti del mercato di riferimento. In poche parole se la borsa mette a segno un guadagno dell’1%, lo strumento X, che ha un beta maggiore di 1, segnerà una performance superiore rispetto a quella del suo mercato. Viceversa un beta inferiore a 1 ci dirà che quel titolo tenderà a muoversi meno rispetto a mercato di riferimento. Ovviamente le oscillazioni sono amplificate o smorzate sia in senso positivo che in senso negativo.

Per questo motivo si dice che un titolo con un beta inferiore ad 1 è un titolo “difensivo” mentre un titolo con beta maggiore di 1 è un titolo aggressivo. Ne consegue che i titoli con beta inferiore a 1 possono essere considerati meno rischiosi rispetto ai titoli con beta maggiore di 1.

Gli ETFs Smart Beta sono strumenti finanziari che replicano indici “aggiustati” secondo particolari criteri per renderli difensivi o aggressivi rispetto al mercato di riferimento. Si tratta perciò di una evoluzione degli ETFs che non si limitano più a replicare un indice di mercato ma modificano questo indice secondo diversi parametri.