Tutti contro i Tech

Inflazione e profitti in calo stanno mettendo sotto pressione i titoli Tech statunitensi. Sul fronte ETF aumentano i flussi in entrata verso strumenti short.

Tutti contro i Tech. Per capire come le ultime settimane siano stato molto pesanti per il comparto tecnologico USA si può dare uno sguardo anche al mondo degli ETF. Così facendo si scopre che nella scorsa settimana le posizioni short su uno dei principali fondi replica del Nasdaq, il QQQ, sono aumentate toccando i massimi dal marzo del 2020. Nello stesso tempo sono cresciuti i flussi in entrata di strumenti come il ProShares UltraPro Short (QQQS), un etf a leva che guadagna, moltiplicato per tre, quando il QQQ scende. Da inizio 2022 ha raccimoltato oltre 400 milioni di dollari, portando il capitale gestito a 2 miliardi di dollari.

Emergenti, si ma selezionati. I mercati finanziari delle economie emergenti rimangono molto interessanti per gli investitori, tuttavia nel 2022 la scelta sul dove investire potrebbe diventare più selettiva. Un sondaggio condotto da Etfstream e Amundi ci dice che oltre la metà degli intervistati è intenzionata ad investire sui mercati emergenti concentrandosi su determinati paesi. Un abbandono della diversificazione geografica che sembra premiare mercati come quello cinese, indiano o dell’area sud americana. Ne sono un esempio i numeri dell’iShares China CNY Bond UCITS ETF (CNYB), che a gennaio ha registrato un flusso in entrata di oltre un miliardo di dollari, più di 900 milioni solo nei primi giorni di febbraio, portando il patrimonio a 13,6 miliardi di dollari.

Il ritorno dello stile value nel successo dei dividend ETF. La volatilità delle ultime settimane sui mercati finanziari e le incertezze sulla congiuntura economica globale hanno spostato l’attenzione degli investitori dai titoli ad alto potenziale di crescita (growth) verso quelli caratterizzati da una solida struttura di profitti (value). Una rotazione che sembra potersi osservare anche nella scelta dei fattori di investimento, con gli ETF dividend che stanno diventando sempre più popolari. Negli USA il comparto, che conta 149 fondi indicizzati, ha toccato un patrimonio gestito di 309 miliardi di dollari.

Foto di geralt