ETF ed ESG. Lotta alle emissioni attraverso i diritti di voto

Fa ancora parlare la vicenda del nuovo consiglio di amministrazione di Exxon Mobile, dove hanno trovato spazio tre esponenti del gruppo di attivisti per il clima Engine No. 1. Ora la loro lotta alle emissioni attraverso i diritti di voto diventa un ETF.

ETF ed ESG. Lotta alle emissioni attraverso i diritti di voto. Negli USA ha tenuto banco per settimane la vicenda di un gruppo di attivisti per il clima, Engine No. 1, in grado di conquistare i voti necessari per installare tre rappresentanti nel consiglio di amministrazione della società petrolifera Exxon Mobile. L’obbiettivo di Engine No. 1 è quello di indurre una riduzione delle emissioni inquinanti agendo dall’interno della società, condizionando la composizione del consiglio di amministrazione. Raggiunto questo primo traguardo sembra che Engine No. 1 voglia provare ad utilizzare questa tecnica su larga scala e per farlo ha scelto come mezzo proprio un ETF. Engine No. 1 Transform 500 ETF (codice, manco a dirlo, VOTE) si presenta come un fondo a replica dell’indice Morningstar U.S. Large Cap Select Index of America, che comprende le 500 più grandi società statunitensi. L’obbiettivo è “rastrellare” azioni per accumulare diritti di voto e poter così modificare da dentro le politiche societarie sul tema del climate change. Non solo. I profitti ottenuti con l’ETF saranno la fonte di finanziamento delle tante iniziative legali promosse da Engine No.1. Il successo sembra assicurato, vista la sfilza di big dell’industria del risparmio gestito che strizza l’occhio al gruppo di attivisti (BlackRock, Vanguard Group e State Street Corp. per esempio).

ETF ed Healthcare. I prodotti finanziari legati al mondo della sanità hanno vissuto 12 mesi di grande spolvero. La pandemia ha convogliato sul settore molti investimenti e spinto le strutture a riorganizzare la propria attività, esternalizzando le specializzazioni meno profittevoli. La cosa è suonata per gli investitori come una fonte di profitto nel lungo periodo. Negli ultimi 12 mesi i tre principali etf quotati a New York aventi come settore di riferimento la sanità (ospedali, attrezzature, farmaci) hanno messo assieme rendimenti a doppia cifra. Una nuova spinta al settore è venuta nei giorni scorsi con la decisione da parte della Corte Suprema di mantenere il quadro legislativo voluto dall’amministrazione Obama, che copre con fondi statali l’assicurazione sanitaria per le fasce più deboli.

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