ETF tra flussi sostenuti in entrata e l’interesse delle compagnie assicurative

I dati Refinitiv sul mercato USA ci dicono che è ancora forte il flusso di capitali in entrata sul mercato degli ETF, con una certa prevalenza per l’azionario internazionale. Gli Etf piacciono sempre di più anche alle compagnie assicurative. 

ETF, flussi sostenuti in entrata. I dati di Refinitiv sui flussi in entrata ed uscita dagli ETF registrati nelle ultime due settimane ci dicono qualcosa di interessante sulle idee degli investitori in questo periodo. I 9.3 miliardi di dollari di nuovi ingressi registrati al 29 maggio rappresentano la 15° settimana di saldo positivo tra flussi in entrata ed in uscita, con un rendimento medio di tutto il comparto che supera il 2%, valore settimanale più alto da oltre un mese. Tra i dati si nota una decisa svolta verso l’azionario internazionale, mentre soffre il settore del real estate che registra la quarta settimana consecutiva di saldo negativo tra entrate ed uscite. Sul fronte dell’obbligazionario regge il comparto degli High Yield, mentre cresce l’interesse verso i Treasury, a scapito del comparto corporate investment grade. I grandi protagonisti dell’ultimo mese sono i Flexible funds, fondi flessibili che modificano nel tempo le percentuali di portafoglio tra le varie tipologie di obbligazioni, che hanno chiuso al 2 giugno la 10° settimana consecutiva di saldo positivo tra entrate ed uscite.

Compagnie assicurative ed ETF. Secondo il report CFRA “Funds in Focus” le compagnie assicurative si confermano “ghiotte” di Etf ed in particolare, nel 2020, hanno aumentato la loro esposizione sul comparto dei fixed income. Lo scorso anno, infatti, questi investitori istituzionali hanno alleggerito la loro posizione su ETF azionari, aumentando di 5 miliardi di dollari la loro presenza su quelli fixed income. Numeri importanti ma ancora piccoli di fronte all’enorme patrimonio gestito dalle assicurazioni. Se è vero che il 26% delle compagnie assicurative USA possedeva nel 2020 una quota di patrimonio in ETF, è anche vero che questa quota di 37 miliardi di dollari di investimento rappresenta un piccola porzione degli oltre 7 trilioni di dollari complessivamente gestiti da questa industria. Ma le potenzialità sono alte. Secondo una ricerca S&P Dow Jones Indices le compagnie che avevano già prima del 2020 investito in ETF, lo hanno fatto in maniera più significativa lo scorso anno. Segno di un processo di “apprendimento” che nei prossimi anni potrebbe portare ad ulteriori sviluppi.

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