Volatilità. La grande protagonista sui mercati

Si chiude una settimana sull’ottovolante per le borse mondiali e, mai come in questo caso, il veleno sta nella coda. La decisione di Moody’s di abbassare il rating dell’Italia arriva a mercati chiusi ma non è del tutto inaspettata.

Wall Street chiude contrastata con lo S&P500 praticamente sulla parità ed il Nasdaq che perde lo 0,64%. Contrastate anche le borse europee, dove tiene banco la questione italiana. Venerdì sera, a mercati chiusi, è arrivata la decisione di Moody’s di abbassare il rating da Baa2 a Baa3, ad un solo gradino dallo speculative grade. Entro martedì la Commissione Europea darà il suo verdetto sulla manovra italiana e sono poche le speranze che si tratti di una promozione. Nel frattempo segnali contrastanti giungono dall’economia dell’eurozona, la crescita sembra fiaccarsi ed in particolare è la Germania a dare i segnali più preoccupanti.

Milano chiude l’ottava con un -0,91% ma con una volatilità elevata. L’EuroStoxx avanza dello 0,54%. Poco sopra la parità chiude Francoforte mentre chiudono leggermente in rosso Parigi e Madrid. Buona settimana per Londra che chiude a +0,77%. In rosso anche Cina e Giappone, guadagna invece la Borsa Brasiliana ad una settimana dal secondo round elettorale (+ 1,57%).

Sul fronte obbligazionario continua il movimento ribassista dei prezzi, accelerato dai timori sull’Italia. Da segnalare il ritorno agli acquisti sul Bund e sul debito UK.

I nostri portafogli etf chiudono la settimana con un rendimento medio dello 0,38%.