Gli ETF Hedged

Nella famiglia degli etf standard troviamo da qualche anno alcuni strumenti che replicano indici di mercato e che vengono denominati Hedged. Cosa sono gli ETF Hedged e come usarli?

Innanzitutto occorre non confonderli con gli ETF che investono i indici di mercato basati sugli Hedge Funds, ossia quei fondi speculativi che utilizzano tecniche particolari per ottenere extrarendmenti dal mercato. Gli ETF Hedged sono altra cosa e precisamente si tratta di fondi che investono in mercati esteri e che coprono l’investimento dalle oscillazioni della moneta. Ad esempio un ETF Hedged sul Nasdaq è uno strumento che investe replicando l’indice tecnologico USA e, grazie all’utilizzo dei derivati, si copre dal rischio di cambio EURO/Dollaro.

Sull’utilità di questi strumenti la discussione è accesa. Da un lato lo smorzamento delle oscillazioni della valuta ha effetti controversi a seconda del sottostante, dall’altro lato occorre valutare bene il costo derivante dall’adozione di queste coperture.

Sul primo punto basti dire questo. Se investiamo in bond esteri per sfruttare una favorevole configurazione dei tassi di interesse, sterilizzare gli effetti del cambio può permetterci di avere un rendimento più alto rispetto alla situazione senza copertura.  La situazione puà mutare considerevolmente nel caso di mercati azionari. Qui la svalutazione della moneta può addirittura aumentare i rendimenti ed avere un sistema che compensa la perdita di valore della moneta può farci perdere qualcosa in termini di rendimento dello strumento.

Per attuare la copertura l’ETF ricorre a strumenti derivati che hanno dei costi e che possono incidere sulla performance del nostro investimento.

Gli ETF Hedged sono sicuramente un’opzione interessante che può trovare posto in un portafoglio ben differenziato e per ridurre la rischiosità dell’esposizione in alcuni strumenti e mercati. Vanno, come tutto del resto, valutati puntualmente, in termini di rendimento, costi e rischi.